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Valli dei Cavalieri (RE - PR)
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Territorio: Valli dei Cavalieri (RE - PR)

Museo diffuso delle Valli dei Cavalieri

Le corti di Vairo

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Le corti di Vairo

 

Vairo si trova lungo la strada provinciale della Val d‘Enza in direzione Vaestano, all’interno dello splendido scenario delle cime dell’alta Val d’Enza. Il nucleo rurale è separato dal sottostante torrente da un fitto bosco ceduo.
La strada provinciale divide l ‘abitato in 2 nuclei distinti.
Il primo di questi è costituito da poche unità edilizie, interessante l’antico edificio rurale annesso ad una corte di edifici agricoli, fra i quali si segnala l’ampio e pregevole portale di cinta con arco a tutto sesto e chiave di volta cuspidata  sormontato da bugna apotropaica.
A breve distanza si apre un secondo ingresso cuspidato in arenaria che reca scolpito il simbolo bernardiano affiancato dal millesimo “ DPC 1762”.
Il nucleo rurale che si trova superiormente alla strada provinciale ha subito gravi danni nel terremoto del 1920.
Entrando nel borgo si incontrano 2 pilastrini con icone marmoree che fronteggiano un edificio con  un pregevole portale a tutto sesto sormontato in chiave da uno stemma ed impostato su due massicci stipiti poggianti su dadi zigrinati a losanga.
Risalendo la strada si trovano alcuni caseggiati caratterizzati da rustiche facciate risalenti al XVII e XVIII  secolo.
All’estremità superiore del borgo si trova una costruzione a pianta quadrata con tetto a quattro spioventi lastricati , tipologia che si riscontra nei borghi più antichi dell’alta Val d'Enza.

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Biography

Le voci diffuse

"Sbuccia le pere e tagliale in quattro pezzi senza togliere il torso; poni i pezzetti in una capiente terrina con un'abbondante spruzzata di zucchero e poca acqua, copri e lascia riposare per due giorni. Quando lo zucchero si è completamente sciolto a formare uno sciroppo dal colore rosso limpido metti la terrina sulla stufa, puoi aggiungere anche un goccio di buon vino, e fai sobbollire adagio per diverse ore fino a quando lo sciroppo appare condensato. Lascia raffreddare, conservalo al fresco. Servilo in scodella e gustalo col pane."
Si ringrazia la nonna Giavanna di Vairo per la ricetta del "savrèt"

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Come raggiungere le corti di Vairo