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Valli dei Cavalieri (RE - PR)
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Territorio: Valli dei Cavalieri (RE - PR)

Museo diffuso delle Valli dei Cavalieri

Villa di mezzo

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Villa di mezzo

 

La chiesa parrocchiale di Succiso, prima del 1619, era un semplice oratorio della Villa di Succiso, posto sotto la parrocchia di Pieve San Vincenzo. Venne smembrata dalla Pieve di San Vincenzo il 19 aprile 1619 ed eretta in parrocchiale nella chiesa dell'Assunzione della Beata Vergine Maria.
La dotazione venne fatta con riserva di giuspatronato delle più antiche famiglie del paese: Torri (a Turre), Bragazzi (famiglia di nobile origine), Briselli, Blessi o Bellesi e Bolognini.

Della vecchia chiesa resta poco; sul portale, in pietra scolpita, si trova una data: 1712.
Il documento più antico che ci può far comprendere l'epoca della sua costruzione, è un sasso che porta la data del 1626 seguita dalle iniziali B.P., che sono le iniziali di Bragazzi Pier Giovanni, primo parroco di Succiso.

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Biography

Le voci diffuse

Il "Giornale di Reggio" del mercoledì 8 settembre 1920 porta in prima pagina questo titolo a caratteri cubitali: "La violentissima scossa di terremoto di ieri mattina"
Così citano i manoscritti del tempo «...6 case cadute a terra, la rimanenza tutte screpolate. La chiesa è chiusa dalle crepature e il prete dice la Messa nel piazzale della chiesa solo alla festa. La canonica tutta rovinata... Ecco alla Villa di Cima ci ha fatto poco male... Il più male grosso a Succiso è successo alla Villa di Fondo (La Tora) e alla Villa di Mezzo. Il campanile tutto rotto e non si suonano più le campane... Tutta la popolazione dorme fuori casa...»

Perdere la chiesa per molti è stato anche perdere la tradizione.
I Succisini amano moltissimo il canto religioso popolare e in chiesa cantano molto volentieri. Hanno un repertorio tradizionale tipico. A parte il canto natalizio "Tu scendi dalle stelle", che ha modulazioni e variazioni tipiche di Succiso, tipico di Succiso è il modo di cantare, in quanto introducono continuamente abbellimenti e prolungamenti delle note, dove viene bene l'accordo, per un innato senso dello stornellare e dell'armonia.
In molte famiglie è tradizionale cantare e avere belle voci. Così sono famosi: i Sant, i Tognazìn, i Nadal, i Bacùc, i Bolognin.

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