Varvilla
Nel 1950 un lento, ma inesorabile, un movimento franoso comincia a scalzare dalle fondamenta il paese di Succiso.
L'abitato di Succiso in comune di Ramiseto era composto di 3 distinti gruppi di fabbricati vicini tra loro; risultarono minacciati in modo particolare dalla frana gli abitanti della Villa di Mezzo e della Villa di Sotto. Con il passare del tempo il fenomeno si accentua e si giunge così alla decisione di costruire degli alloggi provvisori: le baracche, che vengono assegnate entro il 1968.
Nonostante la costruzione delle baracche è ormai impellente la necessità di trasferire il paese in un luogo più sicuro. In un primo tempo si prospetta di trasferire il paese nella località dei castagneti di Cecciola ma, dopo lunghe polemiche, viene individuato Varvilla come luogo più adatto per il nuovo centro abitato.
Chi guarda Varvilla oggi (Succiso Nuovo), raccolta ad anfiteatro ai piedi del Casarola, difficilmente può pensare che un tempo era zona di pascolo.